LE PILLOLE DEL PROF. DE LACTIS.
La sostituzione dello zucchero con dolcificanti non nutritivi (NNS) come l’aspartame e la stevia è una delle pratiche più comuni di chi a dieta, deve combattere contro l’obesità e i problemi legati ad un livello elevato di glucosio nel sangue. Se fino ad oggi l’utilizzo dei dolcificanti è stata considerata una valida alternativa agli zuccheri, purtroppo studi recenti sembrano indicare che queste sostanze potrebbero avere un impatto negativo sulla salute di chi le assume.
Secondo una recente ricerca pubblicata sulla rivista scientifica “Cell” effettuata su 120 persone, è emerso che negli individui che hanno consumato NNS sono stati rilevati cambiamenti nel microbiota intestinale e nei metaboliti microbici presenti nel sangue. I cambiamenti nella flora intestinale sono risultati correlati alle alterazioni della risposta glicemica o al picco post-prandiale dei livelli di glucosio nel sangue.
Inoltre, come afferma il professor Giorgio Sesti, ordinario di Medicina Interna, dell’ Università della Magna Graecia di Catanzaro e Presidente eletto della SID (Società Italiana di Diabetologia),”Il danno dei dolcificanti a livello del metabolismo è dovuto a una selezione sfavorevole dei batteri intestinali; questo farebbe supporre che, attraverso modificazioni dietetiche, impiego di probiotici e, in futuro, ricorso ad antibiotici intestinali sarà – forse -possibile prevenire il diabete, ma certamente non curarlo”.
La “buona” notizia è che l’effetto dei dolcificanti sui microbi intestinali può portare ad alterazioni glicemiche in alcuni, ma non in tutti i consumatori, a seconda del loro microbiota individuale.
Integrare la dieta con probiotici e/o prebiotici può essere un valido aiuto per mantenere l’equilibrio e il benessere della flora intestinale, evitando eventuali alterazioni che possono essere dannose per la salute.
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